L’autonomia è uno dei grandi temi dell’educazione; da più di un secolo pedagogisti e genitori si scontrano con l’esigenza di rendere autonomi i bambini senza metterli in difficoltà. Maria Montessori in particolare, con il suo celebre detto “insegnami a fare da solo”, ha proposto un percorso educativo a base di autonomia, in cui l’adulto cerca di non interferire con le attività del bambino stimolando la sua capacità di vivere la quotidianità in autonomia.
Ma cosa vuol dire nei fatti essere autonomi? Da un lato troviamo l’autonomia sociale, la capacità di risolvere i problemi facendo squadra con gli altri e di rendersi autonomi dal proprio nucleo familiare. Dall’altro, c’è l’autonomia nelle piccole faccende domestiche: piegare i vestiti, lavarsi, vestirsi e tenere in ordine.
Questo secondo tipo di autonomia è quello di cui si parla più spesso. Però, spesso non viene fornita una soluzione pratica: tutti sappiamo che bisogna insegnare ai bambini a mettere a posto la cameretta ma come fare nei fatti? E se non vogliono? E se iniziano con una scenata?
E’ in questi casi che il gioco viene in aiuto di genitori e educatori: la strada migliore per rendere autonomi i bambini è – invece di calare l’autonomia dall’alto, come fosse una regola (che non è!) – ricorrere al gioco. Giochi a punti, piccoli giochi tra genitori e figli o tra fratelli che hanno come obiettivo imparare a svolgere le faccende domestiche. Il gioco deve essere introdotto gradualmente, come una novità, un momento speciale da vivere con il bambino.
SPUNT-ESERCIZIO: provateci con il Gio-Coaching.
Come si insegna ai bambini ad allacciarsi le scarpe e a mettere in ordine? Il nostro metodo preferito è il Gio-Coaching: si lavora su se stessi e sul bambino attraverso una serie di giochi. Alcune volte saranno giochi veri e propri, in qualche altro caso attività a sfondo ludico.
Volete qualche esempio?
- il gioco dei lacci, per imparare ad allacciarsi le scarpe (lo trovate spiegato per bene qui)
- il tesoro nello zaino, per aiutare a farsi la cartella da soli (i bambini guadagnano un gettone per ogni elemento che mettono nello zaino; alla fine della settimana, se raggiungono un buon numero di punti, ottengono una piccola ricompensa)
- il gioco dei cassetti, in cui ci si sfida a piegare perfettamente tutti gli indumenti in un cassetto
Ognuno di noi può inventare tanti giochi diversi, non ce ne sono di giusti o sbagliati. L’importante è trovare la propria strada, creare il proprio kit di giochi, abitudini e rituali per l’autonomia. Rendere autonomi i bambini non deve diventare un momento angosciante, uno scoglio: giocando possiamo prenderci alla leggera e, al tempo stesso, ottenere grandi risultati.